Il 25 marzo scorso, l’Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati (ESMA) ha pubblicato il suo terzo documento di consultazione (Consultation Paper) relativo al Regolamento MiCA (Markets in Crypto-assets Regulation). Questo documento affronta diversi temi, tra cui gli abusi di mercato nel settore dei cripto-asset.
Gli abusi di mercato nella finanza tradizionale
Nel contesto finanziario tradizionale, tre comportamenti illeciti sono identificati come abusi di mercato secondo il Regolamento MAR (Regolamento 596/2014):
- Informazioni privilegiate: utilizzo di informazioni non pubbliche per ottenere profitti.
- Insider trading: transazioni effettuate da chi è in possesso di informazioni privilegiate.
- Manipolazione di mercato: influenzare artificialmente il prezzo degli strumenti finanziari.
Integrazione degli abusi di mercato nel MiCA
Questi comportamenti sono ripresi nel Regolamento MiCA, ma adattati al contesto dei cripto-asset. L’articolo 92 del MiCA stabilisce che chiunque esegua o organizzi transazioni in cripto-asset deve disporre di sistemi e procedure efficaci per prevenire e rilevare abusi di mercato.
Specificità dei cripto-asset
Una questione chiave sollevata dall’ESMA è se le regole del Regolamento MAR debbano essere applicate direttamente ai cripto-asset o se siano necessari adeguamenti. Il considerando 95 del MiCA osserva che i CASP (Crypto-Asset Service Providers) sono spesso piccole o medie imprese (PMI) e che l’applicazione rigorosa del MAR potrebbe risultare troppo onerosa. Tuttavia, l’ESMA ritiene che i comportamenti anomali nel mondo cripto seguano spesso schemi simili a quelli della finanza tradizionale, giustificando così l’applicazione di alcune disposizioni del MAR.
Ambito di applicazione degli abusi di mercato nel MiCA
L’ESMA chiarisce che l’articolo 92 del MiCA si applica ai CASP che offrono i seguenti servizi:
- Gestione di una piattaforma di negoziazione;
- Ricezione e trasmissione di ordini;
- Esecuzione di ordini per conto dei clienti;
- Gestione di portafogli crypto per conto dei clienti;
- Scambi crypto/fiat e crypto/crypto.
Inoltre, anche le persone che negoziano per conto proprio in modo professionale o nel contesto della loro attività sono interessate, se dispongono di una struttura dedicata (come un desk di trading).
Sistemi di prevenzione e rilevamento degli abusi di mercato
L’ESMA raccomanda che i CASP adottino sistemi tecnici in grado di registrare e analizzare i dati del book di negoziazione, operando anche in ambienti di trading algoritmico. Questi sistemi devono esaminare ogni transazione e ogni ordine (modificato, annullato o rifiutato) e generare allerte in caso di attività sospette.
I sistemi devono essere documentati, valutati regolarmente e non completamente automatizzati. L’ESMA consiglia di mantenere un certo livello di intervento umano. Inoltre, il personale dei CASP deve essere formato nella prevenzione degli abusi di mercato. L’ESMA consente anche la possibilità per i CASP di delegare alcune attività di prevenzione a terze parti, aprendo opportunità per i fornitori di soluzioni specializzate.
Segnalazione di ordini e transazioni sospette (STOR)
L’ESMA propone anche un modello di segnalazione per le transazioni sospette (STOR – Suspicious Transactions and Order Reports), adattato alle specificità dei cripto-asset. Il modello include l’identificazione degli asset e il tipo di blockchain utilizzata. L’ESMA invita gli operatori del settore a fornire commenti per perfezionare il modello, in particolare sull’inclusione di informazioni come l’indirizzo IP dei miner o dei nodi di validazione.
Riconoscimento del MEV come abuso di mercato
L’ESMA riconosce che alcune pratiche specifiche del mondo crypto, come il Maximum Extractable Value (MEV), possano costituire abusi di mercato. Il MEV consente ai miner o ai validatori di riorganizzare le transazioni a proprio vantaggio sfruttando informazioni privilegiate, a scapito degli altri partecipanti.
Abusi di mercato transfrontalieri
Il Regolamento MiCA menziona gli abusi di mercato transfrontalieri, senza però definirli in modo preciso. L’ESMA propone alcuni esempi:
- Quando l’autore dell’abuso si trova in un paese diverso da quello in cui avviene la negoziazione della crypto;
- Quando l’abuso avviene in una giurisdizione diversa da quella in cui è registrato il CASP;
- Oppure quando l’abuso è perpetrato tramite un CASP operante in più Stati membri.
Infine, l’ESMA sottolinea che, in caso di abuso transfrontaliero, deve essere rispettato il principio del non bis in idem (nessuna doppia sanzione per lo stesso reato). L’ESMA avrà un ruolo di coordinamento tra le varie autorità nazionali eventualmente coinvolte.
In sintesi, l’ESMA adatta i principi degli abusi di mercato della finanza tradizionale alle specificità del settore dei cripto-asset, considerando anche l’esigenza di non imporre oneri amministrativi sproporzionati alle PMI. Vengono proposte misure tecniche per migliorare la rilevazione e la prevenzione degli abusi, lasciando al tempo stesso flessibilità ai CASP per esternalizzare alcune attività.